Una rete trasmissiva e infrastrutture computazionali e di storage altamente performanti alla base della strategia del cloud provider.

La trasformazione digitale non conosce soste: abbiamo appena cominciato ad abituarci al cloud, che già appare all’orizzonte una nuova novità dirompente, l’Internet of Things (IoT), quel fenomeno per cui, secondo i principali analisti, entro il 2020 miliardi di oggetti (chi parla di 20, chi anche di più) saranno connessi a Internet e ‘dialogheranno’ tra loro e con una centrale di controllo per consentire di efficientare i processi decisionali a ogni livello.
È uno scenario che stiamo studiando e analizzando attentamente”, commenta Marco Iannucci, amministratore delegato di Clouditalia, società che è nella posizione ideale per giocare un ruolo di primo piano in questo ambito grazie alla sua rete proprietaria in fibra ottica di 15.000 km e ai suoi 3 data center attivi sul territorio nazionale (Arezzo, Milano e Roma).”
Circa il 20% dei nostri investimenti in ricerca e sviluppo si stanno orientando in questa direzione e stiamo già lavorando con il mondo accademico, in particolare con il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Siena, per individuare nuove applicazioni da implementare sui nostri data center, sperimentarle in prima persona e proporle a qualche early adopter
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I nostri data center di Arezzo, Milano e Roma sono già pronti per supportare applicazioni IoT, ma presto si potranno avvalere anche di infrastrutture periferiche un po’ più piccole, ma altrettanto performanti, che consentiranno una maggiore vicinanza ai clienti garantendo tempi di latenza ancora più bassi - prosegue Iannucci. Inoltre continuiamo a investire per potenziare le nostre infrastrutture adottando tecnologie di ultimissima generazione, in particolare in ambito storage.
L’obiettivo è non solo farsi trovare pronti nel momento in cui il mercato comincerà veramente a chiedere soluzioni IoT, ma anche rappresentare un business partner altamente specializzato e ricco di esperienza per colossi internazionali come Amazon, Microsoft o VMware che propongono soluzioni as-aservice, ma non dispongono di infrastrutture nel nostro Paese.
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Marco Iannucci, Amministratore Delegato Clouditalia

aprile 2017 Office Automation