Arezzo, 07 marzo 2014 - A conclusione del bando Regione Toscana realizzato da Clouditalia, nelle province di Massa Carrara, Pistoia, Lucca ed Arezzo hanno la banda larga.

Il progetto Banda Larga Regione Toscana nasce nel 2008 e per 5 anni lavora in 4 province della Toscana per portare la connettività alle zone non raggiunte da collegamenti su rete terrestre. E’ stata creata un’infrastruttura basata su ponti radio con il risultato finale di 11.000 sottoscrizioni attive ed una copertura puntuale di tutte le località.

Il 31 dicembre 2013 si conclude la collaborazione con Regione Toscana, ma il termine del progetto non coincide tuttavia con un cambiamento di intenti e di impegno verso le aree coperte; il servizio cambia nome e diventa Wireless Clouditalia, mantenendo la volontà di erogare servizi nella zona.

Clouditalia ha erogato servizi di collegamento ad internet e linee telefoniche per famiglie, aziende e scuole. Nella maggior parte dei casi la banda larga ha raggiunto zone dove la rete non esisteva o era disponibile in modo non adeguato (bassa velocità o tecnologia 3G). Con la collaborazione della Regione e l’entusiasmo delle realtà locali coinvolte il servizio ha avuto un grande successo, non solo in termini commerciali, ma soprattutto come concreto azzeramento delle barriere che rendono parte della popolazione italiana ancora fuori dall’accesso ad internet.

La disponibilità di tecnologie connesse al web è un elemento indispensabile per lo sviluppo delle attività economiche, ma anche condizione imprescindibile per l’istruzione e l’accesso a molti servizi erogati telematicamente e risorse digitali. Il progetto si inserisce nel contesto generale del Digital Divide, che vede ancora l’Italia penalizzata rispetto alla media dell’Unione Europea nell’accesso ad internet. In questa grande battaglia, che evidenzia ancora molte sconfitte, ci sono anche delle piccole vittorie portate avanti dagli operatori TLC, dalle istituzioni e dalle pubbliche amministrazioni.

Le iniziative della comunità europea tardano ad essere applicate e continuano ad esistere grosse differenze tra chi lotta per connessioni superiori a 20 MB e chi invece si trova ad accettare la totale indisponibilità del servizio. L’obiettivo dell’Agenda Digitale europea è di raggiungere il 100% della copertura entro il 2020, ma nel frattempo iniziative locali cercano di colmare questo divario. Il caso delle province toscane non è isolato, per fortuna: la copertura di pochi comuni significa molto per chi riesce ad accedere alla rete dopo un isolamento totale o parziale. Ancora di più se si considera che questa barriera tecnologica riguarda principalmente cittadini di zone che vivono una condizione di isolamento geografico, come le comunità montane e altre realtà poco in contatto con i servizi. Internet porta informazione, formazione, servizi al cittadino, fluidità e risparmio in termini di soldi e tempo. Tutti siamo convinti della sua utilità e ci stupiamo delle sua mancanza. Nel portale senzainternet.com è possibile segnalare i luoghi dove la rete non è ancora disponibile. Ci sono posti famosi con l’etichetta #senzainternet, e posti meno noti, dove le voci si moltiplicano lo stesso, tanto è sentito questo argomento. Magari lento, ma inesorabile, l’impegno per pensare in un futuro sempre connesso (solo per chi vuole).

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